La CSRD per le PMI non quotate
Quadro normativo europeo
Con l’ambizione di arrivare alla neutralità climatica entro il 2050, l'Europa sta attivamente contribuendo alla creazione di un sistema economico-finanziario sempre più sostenibile, sensibilizzando le imprese circa il loro impatto sull'ambiente e sulla società.
Tra le misure prevista rientra la rendicontazione obbligatoria delle pratiche sostenibili e degli impatti delle organizzazioni sull’ambiente, sull’economia e sulla società. Il Reporting di Sostenibilità, introdotto per la prima volta per le organizzazioni economiche europee con la Direttiva UE 95/2014, ha rappresentato da subito il punto di partenza della transizione verde, puntando a rispondere a numerose sfide, prima tra tutte la gestione integrata di informazioni non finanziarie e la loro organizzazione in un framework chiaro e completo.
Con l’emergere della necessità di una normativa più ambiziosa e in grado di garantire una maggiore uniformità in termini di strumenti e linee guida per la rendicontazione di sostenibilità e una maggiore comparabilità delle informazioni divulgate dalle organizzazioni, l’UE è intervenuta nel 2022 con la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), con l’obiettivo della CSRD è infatti quello di creare un quadro normativo più robusto, standardizzato e armonizzato per la rendicontazione di informazioni non finanziarie, al fine di rispondere alle esigenze di informativa crescenti degli investitori, delle parti interessate e della società nel suo complesso.
Le novità della CSRD
Con la CSRD l’UE ha esteso il campo di applicazione e rafforzato gli obblighi di rendicontazione per un numero più ampio di entità, con un focus particolare sul coinvolgimento delle piccole e medie imprese (PMI). A differenza delle grandi aziende quotate o dei grandi gruppi in capo ai quali gli obblighi di rendicontazione sono già vigenti per legge, le PMI non quotate possono operare con maggiore flessibilità e una rapidità decisionale in grado di renderle pioniere nell'adozione di pratiche sostenibili. Sebbene il loro impatto possa sembrare minore su scala globale, la somma delle azioni di numerose Piccole e Medie Imprese può tradursi in un cambiamento significativo e tangibile, influenzando positivamente le comunità locali e contribuendo a una trasformazione sostenibile a livello più ampio.
Vuoi Saperne di più?
Con l’intento di offrire un supporto pratico e mirato per le PMI non quotate si propongono di seguito delle linee guida operative relative alla reportistica di sostenibilità, fornendo quindi una panoramica generale sulla divulgazione di pratiche ed impatti ESG.
- I principali aspetti chiave applicati alle PMI non quotate
- Standard GRI e Standard ESRS
- Approccio all’analisi di materialità