Il percorso sostenibile di Navatta Group

“La passione ci spinge a obiettivi sempre più ambiziosi, in termini di tecnologia, sostenibilità, prodotti e servizi, per aumentare costantemente la soddisfazione e la fedeltà dei nostri clienti”. Massimo Navatta, Amministratore Delegato di Navatta Group Food Processing, racconta così la mission che costituisce l’essenza dell’azienda emiliana leader globale nell’impiantistica del settore alimentare. 

La continua ricerca della qualità e la cura dei particolari, il valore delle persone e della conoscenza, tenendo sempre a mente l’importanza e le potenzialità dell’economia circolare, queste le direttrici che hanno guidato Navatta Group in oltre 40 anni di attività come fornitore globale di apparecchiature e linee integrate per la lavorazione di frutta e verdura. Una storia che si intreccia con SACE, con cui l’azienda emiliana ha una relazione di partnership da molti anni, per il sostegno delle sue attività nei mercati esteri e per la vendita di soluzioni sostenibili e innovative. 

La storia di Navatta Group inizia nel 1983, quando Giuseppe Navatta fonda l’azienda e avvia il suo business, nell’industria di trasformazione di frutta e vegetali a Parma. “Mio padre ci ricorda sempre che siamo partiti dai servizi di assistenza con un prestito di soli 5 milioni di lire e ora siamo una solida realtà con oltre 90 dipendenti e un fatturato che lo scorso anno ha superato i 20 milioni di euro” spiega, con orgoglio, Massimo Navatta. 

Da piccola officina Navatta Group ha attraversato un percorso di espansione attraverso anche l'acquisizione di aziende altamente qualificate nel settore alimentare. “Seguiamo i nostri clienti in ogni fase del ciclo produttivo, dalla progettazione, alla produzione del macchinario, fino alla sua installazione e all’avviamento presso i loro stabilimenti”, prosegue Massimo Navatta. 

Oggi l'azienda è a tutti gli effetti una realtà globale che vende in oltre 70 Paesi del mondo (tra cui Europa, Nord Africa, Medio Oriente, Turkmenistan, Cina e Vietnam).

Accanto ai prodotti e ai servizi tradizionali che l’hanno resa una realtà di successo, Navatta Group continua a crescere mostrando un’elevata propensione allo sviluppo di nuove idee e uno spiccato orientamento alla sostenibilità. “Tecnologia, innovazione e sostenibilità sono i pilastri della nostra azienda. Abbiamo sempre puntato sull’aggiornamento dei nostri impianti per essere al top nella produzione, con un’attenzione agli impatti sull’ambiente. La nostra sede di Pilastro di Langhirano, nel cuore della Food Valley, lo mostra bene: con i pannelli solari produciamo tutta l'energia che ci serve e riduciamo le nostre emissioni CO2" - prosegue Massimo Navatta. 

Le macchine e i sistemi prodotti consentono di recuperare i sottoprodotti, ridurre gli scarti di produzione e gli sprechi, ottimizzando i costi. “Abbiamo investito sull'innovazione mantenendo la qualità del prodotto che offriamo ai nostri clienti. Ad esempio, usando macchine di alta tecnologia come le turbo-presse per il trattamento degli scarti del pomodoro, riusciamo a ricavare più fibra e più prodotto e a ottenere una migliore gestione economica, arricchendo anche le proprietà del prodotto finale.”

SACE è al fianco di Navatta Group a supporto di diversi contratti nel mondo, tra cui quello relativo alla realizzazione di un impianto in Croazia per la lavorazione del pomodoro del valore di 4,6 milioni di euro. 

La commessa ha previsto il rilascio di un performance bond garantito da SACE e ha consentito a Navatta Group di realizzare la commessa e di esportare le nuove tecnologie, realizzate sulla base di parametri ESG, che le hanno consentito di affermarsi su nuovi mercati esteri e diffondere l’eccellenza del Made in Italy anche in chiave sostenibile. 

“SACE è un partner fondamentale che ci ha accompagnato finora nel nostro sviluppo internazionale e continua ad aiutarci a crescere in sicurezza rientrando dai costi sostenuti”, ha sottolineato Massimo Navatta. “Grazie al sostegno di SACE, continuiamo il nostro percorso sostenibile e stiamo migliorando ulteriormente la qualità dei processi e la lavorazione ecologica di scarti e residui in ottica di economia circolare.”