Plasta Rei e la sua sfida al mondo della plastica
La plastica che diventa green
“Ricerca e sviluppo, nuove tecnologie e obiettivi sostenibili sono gli ingredienti che abbiamo miscelato per contribuire a dare una svolta al nostro settore.” – Fabio Mazzarella, Amministratore Delegato di Plasta Rei racconta una storia fatta di sperimentazione, di attenzione al sociale e all’impatto ambientale di primissimo rilievo.
Il percorso di Plasta Rei è un esempio di successo che mostra la twin transition, dove innovazione e sostenibilità si intrecciano e insieme al supporto di SACE consentono all’azienda di avviare un progetto che apre la strada verso un nuovo modo di concepire il riciclo della plastica PET, una delle materie più utilizzate nel settore delle bottiglie per bevande e nella produzione di fibre.
La storia dell’azienda
Plasta Rei, fondata nel 2021 da Francesco Borgomeo, è focalizzata nel processo di “short-loop-recycling” di prodotti plastici post consumo, una fattispecie di riciclo chimico che permette di avere altissimi indici di circolarità, a differenza di altri tipi di riciclo, e consente di recuperare i materiali plastici senza degrado con circa il 68% di riduzione delle emissioni di CO2.
Dal 2024 Plasta Rei è partecipata al 49,6% dal Gruppo Itelyum, che rappresenta la realtà italiana con più di mezzo secolo di storia, riconosciuta a livello internazionale per tecnologia, esperienza e qualità, leader nel settore dell’economia circolare. Attraverso il suo operato, la società si pone l’obiettivo di dar vita a prodotti innovativi in grado di dare un contributo determinante al riciclo per rivoluzionare il mondo delle plastiche attraverso processi produttivi non convenzionali. Sin dalla nascita, il progetto ha riconvertito impianti destinati alla chiusura, garantendo la continuità occupazionale di oltre 70 dipendenti nella provincia di Latina e prospettive future per i lavoratori.
L’impegno di Plasta Rei per liberare il mondo dalle plastiche abbandonate
Plasta Rei si è mostrata sin da subito pioniera nel settore, dando vita ad un impianto pilota avanzato ed a breve al primo impianto di riciclo chimico in Italia. “Abbiamo inventato un nuovo modo green di fare la plastica, recuperando almeno una parte di quella che oggi viene gettata. Questo ci ha permesso di entrare in un mercato in costante crescita, quello del riciclo della plastica, coprendo una necessità attraverso una nuova tecnologia.” – prosegue Fabio Mazzarella.
L'innovazione messa in atto dalla società consiste nella purificazione del materiale da contaminanti dannosi e nella sua decolorazione, mantenendo inalterate le sue proprietà chimico-fisiche-meccaniche, a differenza del riciclo meccanico. Si tratta di una vera e propria “Novel Technology”: ogni granulo di plastica è pronto a diventare una nuova bottiglia da mettere sul mercato.
"La ricerca è centrale nella nostra strategia aziendale. Le competenze specialistiche sviluppate ci consentiranno di diversificare il riciclo di plastiche, aumentare i volumi di attività, entrare in nuovi settori ed efficientare i processi per commercializzare i prodotti. Saremo pertanto in grado di generare nuova plastica riciclata, al pari del vergine, e ripetere il processo infinite volte su larga scala. Questa è la più grande rivoluzione che abbiamo compiuto finora e vorremmo automatizzare la produzione sperimentale ampliando ulteriormente la portata del nostro intervento a beneficio dell’ambiente e della comunità” conclude orgoglioso Fabio Mazzarella.
Il supporto di SACE
Grazie all’intervento di SACE, Plasta Rei ha ottenuto un finanziamento di 3 milioni di euro che ha consentito di avviare la riconversione del polo industriale di Cisterna di Latina, appartenente fino a quel momento ad un colosso chimico mondiale, e la realizzazione dell’impianto pilota utilizzato per i vari test sulla tecnologia e sul processo. L’operazione ha reso possibile il perseguimento di obiettivi ambientali, legati ad un’economia pulita e circolare, e l’avvio della linea produttiva pilota dell’azienda.
“La Garanzia Green di SACE è stata la risposta al nostro bisogno di sostegno per intraprendere il percorso di transizione sostenibile nel riciclo chimico “close loop” del PET” - afferma Fabio Mazzarella. “Abbiamo tanti progetti in cantiere e ci auguriamo che SACE possa ancora far parte della nostra rivoluzione green”.
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